Con il termine autolettura gas si indica la lettura autonoma del proprio contatore al fine di comunicarne i dati al fornitore. L'autolettura è un’operazione che in pochi minuti ti consente di ricevere in bolletta i consumi reali.
Con l’autolettura gas paghi soltanto per quello che consumi, evitando così conguagli o stime di prezzo.
In questo articolo vediamo passo dopo passo come fare l’autolettura, ogni quanto e come comunicarla al tuo fornitore.
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Perché è importante fare l’autolettura del gas?
Fare l’autolettura del gas consente alle bollette di riflettere i consumi reali, invece di stime che possono essere imprecise.
Nel momento in cui il fornitore non riceve i dati di consumo aggiornati, ovvero il contatore non li fornisca in maniera autonoma, vengono utilizzate stime basate su consumi passati o modelli generici, che possono portare a conguagli (cioè a rettifiche finali della bolletta), spesso elevati.
Questo vuol dire che se i consumi reali sono più bassi delle stime, il rischio è di finire per pagare più del dovuto fino al successivo conguaglio. Dall’altra parte, un consumo maggiore comporta saldi imprevisti che dovranno essere regolati alla fine del periodo.
L’autolettura ti consente di evitare queste discrepanze.
La procedura assume un ruolo centrale soprattutto se utilizzi dei contatori tradizionali, ma è utile anche in caso di nuovi contatori elettronici. Anche se i contatori elettronici trasmettono le letture in modo automatico, non tutte le compagnie riescono a gestirle in modo tempestivo. Per questo motivo l’autolettura del gas ti permette di mantenere sempre aggiornati i dati e pagare quello che effettivamente consumi.
Come si fa l’autolettura del contatore del gas?
I numeri visualizzati sul contatore del gas indicano il consumo totale della tua fornitura. Vediamo come interpretarli a seconda della tipologia di contatore:
Contatore tradizionale: leggi e comunica solo le cifre su sfondo nero, senza considerare le cifre su sfondo rosso, poiché rappresentano i decimali e non sono necessari per la lettura;
Contatore elettronico: generalmente il display è spento, per cui dovrai procedere alla sua attivazione tramite un pulsante. Una volta acceso, la prima schermata solitamente mostra il totalizzatore del consumo (cioè la somma totale di gas consumato), ma la sequenza e le modalità possono variare in base al modello del contatore. In caso di dubbi, consulta il manuale fornito dal distributore o disponibile online. Ad ogni modo, segnala al tuo fornitore soltanto il numero intero visibile nel totalizzatore, anche in questo caso senza considerare le cifre decimali.
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Quando si deve fare l'autolettura del gas?
L’autolettura gas dovrebbe essere fatta in prossimità di ogni bolletta. Nella fattura relativa al consumo del periodo precedente vengono indicate tutte le tempistiche che devono essere rispettate affinché l’autolettura sia considerata valida.
Generalmente, la frequenza di comunicazione* varia in base ai consumi:
Volume consumi | Frequenza di comunicazione |
consumi inferiori a 500 Smc (Standard metro cubo) l’anno | una volta all’anno |
consumi tra i 500 e i 1500 Smc l’anno | due volte all’anno |
consumi tra 1500 Smc e 5000 Smc l’anno | tre volte all’anno |
consumi superiori a 5000 Smc l’anno | una volta al mese |
*le frequenze sono indicative e possono variare in base al proprio fornitore di energia
Come comunicare autolettura gas?
Ci sono diverse modalità. Generalmente è possibile attraverso:
numero verde del fornitore;
area clienti online;
via sms o via app.
Come correggere autolettura gas?
Se ti sei accorto di aver commesso un’errore nella comunicazione dell’autolettura, potrai comunicare la nuova lettura (corretta) attraverso la stessa modalità dell'autolettura.
Cosa succede se non faccio l'autolettura del gas?
Non fare l'autolettura gas del contatore può portare a diverse conseguenze negative, specialmente per il consumatore finale, ad esempio:
possibilità di conguaglio a fine anno;
stima errata dei consumi;
costo elevato della fornitura.
Nel lungo termine, tutti questi elementi possono comportare la ricezione di bollette sempre meno allineate a quelli che sono gli effettivi consumi. Questo perché i calcoli di stima possono non risultare precisi, portandoti a consumi fatturati stimati più elevati dei consumi reali per la tua fornitura di gas.
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